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BEVILACQUA COSTRUZIONI | LA STORIA DEGLI STEROIDI ANABOLIZZANTI ANDROGENI
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LA STORIA DEGLI STEROIDI ANABOLIZZANTI ANDROGENI

LA STORIA DEGLI STEROIDI ANABOLIZZANTI ANDROGENI

LA STORIA DEGLI STEROIDI ANABOLIZZANTI ANDROGENI

Sappiamo che protocolli senza steroide vengono utilizzati “solo” nel 20-30% dei pazienti, con grande differenza da centro a centro e da nazione a nazione. Non esistono dubbi sul fatto che i protocolli senza steroide aumentino il rischio di rigetto acuto, calcolato tra il 58%-77% [6], ma, nello stesso tempo, sappiamo che non riducono la sopravvivenza del trapianto, almeno entro i primi 5 e 10 anni [6-7]. Purtroppo, non riducono neppure la mortalità del paziente, come invece atteso, vista la riduzione significativa di alcuni tra i principali fattori di rischio di malattia cardiovascolare (diabete, ipertensione, dislipidemia), sempre segnalata in questi casi [7].

Un lavoro coordinato tra fisioterapista e medico curante potrebbe identificare le cause della persistenza di un dolore muscoloscheletrico persistente attraverso l’identificazione di una potenziale patogenesi iatrogena. Un uso giudizioso delle infiltrazioni di corticosteroidi (non più di 4 infiltrazioni l’anno per articolazione) determina un rischio minimo di degenerazione articolare ma sicuramente non previene la degenerazione cartilaginea (13)(5). L’uso prolungato di farmaci anti-infiammatori non steroidei come il diclofenac, l’ibuprofene, il naprossene e il piroxicam sembrerebbero (anche se c’è necessità di altri studi sull’argomento) essere un fattore di rischio per un più rapido peggioramento dell’osteoartrite di anca e di ginocchio (12). L’abitudine ad un confronto interprofessionale col medico curante potrebbe inoltre permettere un migliore monitoraggio della terapia farmacologica e l’identificazione di percorsi preventivi o conseguenti all’uso di farmaci potenzialmente dannosi. La percentuale di effetti collaterali risultò maggiore rispetto all’impianto di desametasone. Fino all’81,7% di tutti i pazienti fachici sviluppò o ebbe una progressione della cataratta.

LA STORIA DEGLI STEROIDI ANABOLIZZANTI ANDROGENI

Quando i glucocorticoidi vengono assunti per un certo periodo di tempo, viene inibita la naturale produzione del cortisolo. Per questo motivo è fondamentale non interromperne in maniera brusca l’assunzione; il rischio è quello di incorrere in uno stato di insufficienza surrenalica. È quindi necessario procedere con una graduale riduzione della dose assunta al fine di riattivare la normale produzione di cortisolo endogeno (ci possono volere anche diverse settimane). I glucocorticoidi (detti anche cortisonici) sono ormoni steroidei prodotti naturalmente nella corteccia del surrene ed appartengono alla classe dei corticosteroidi. Il più noto tra i glucocorticoidi prodotti dal nostro organismo è il cortisolo, definito anche “ormone dello stress” perché la sua produzione aumenta in condizioni di stress sia fisico che emotivo. Nella pratica sportiva, l’utilizzo di steroidi anabolizzanti accresce lo sviluppo muscolare, potenziando la forza fisica e la resistenza allo sforzo.

In questo caso possono comparire anche altri effetti collaterali, tra cui ritenzione idrica, innalzamento della pressione e un rischio leggermente accresciuto di contrarre infezioni. La soluzione migliore al problema potrebbe essere offerta dalla sospensione (meglio precoce?) del farmaco, possibile in molti pazienti classificabili “a basso rischio immunologico”. In questi pazienti, il maggior rischio di rigetto acuto potrà essere ampiamente compensato dai benefici derivanti dalla assenza della tossicità steroidea. Le foglie essiccate di sisal ( Agave sisalana ; Asparagaceae) e le radici di salsapariglia (varie specie di Smilax ; Smilacaceae) sono occasionalmente utilizzate come presunti stimolatori di T. La principale saponina del sisal è l’ecogenina ( 54 ,Figura 10) insieme a piccole quantità di tigogenina ( 55 ,Figura 10) e neotigogenina ( 56 ,Figura 10). Le sapogenine presenti nella salsapariglia includono la smilagenina ( 57 ,Figura 10) e sarsasapogenina ( 58 ,Figura 10).

Introduzione agli Steroidi

Gli effetti, rispetto all’uomo, sono amplificati dal fatto che viene soppressa la funzione ovarica e quindi crolla l’estradiolo, alterando profondamente l’equilibrio a favore degli androgeni mimando un ambiente tipico dell’uomo; che infatti per natura ha un maggior profilo androgeno. Un altissimo numero diutilizzatori di steroidi frequenta le palestre e non è un agonista e non gareggia, ma semplicemente vuole un corpo più estetico. I benefici dell’uso di steroidi in teoria, sono il maggior aumento di massa muscolare, la riduzione della massa grassa, il maggior aumento di forza e recupero psicofisico dalle sedute allenanti e talvolta un senso generale di benessere psicofisico. La riduzione dei livelli di colesterolo HDL è stata frequentemente riscontrata nei pazienti analizzati.

  • Negli Stati Uniti viene riportata una frequenza di utilizzo del 6-11% tra i liceali maschi, inclusa una quota inattesa di non atleti, e del 2,5% circa tra le liceali femmine.
  • Le vie parenterali di somministrazione di steroidi sotto forma di soluzioni oleose sono la somministrazione intramuscolare e sottocutanea.
  • I sintomi più frequenti sono diarrea cronica (cioè che persiste per più di 4 settimane), anche notturna, associata a dolori e crampi addominali, talvolta con perdite di sangue misto alle feci, e con febbricola, oppure con dolori articolari, o con altre manifestazioni non intestinali.
  • Lo studio mostra come l’applicazione di fluticasone propionato per due giorni consecutivi della settimana per 16 settimane dopo un trattamento continuativo per 4 settimane, permetta un miglior controllo dei sintomi rispetto al placebo.
  • L’uso non eccessivo di steroidi porta dei benefici che si manifestano in prestazioni elevate, aumento della massa muscolare, aumento della forza.

Sono conosciute specifiche e pericolose interazioni tra l’artiglio del diavolo e altri farmaci, per questo motivo si raccomanda grande attenzione in questo senso, valutando sempre con il medico l’assunzione dell’integratore in caso di terapie croniche e non. Dove in alcuni casi i risultati sono paragonabili, o quantomeno confrontabili, con antinfiammatori tradizionali. In letteratura sono presenti numerosi lavori che hanno provato a valutare in modo più affidabile l’efficacia dell’estratto e quello che emerge è un quadro di conferma sull’effetto antinfiammatorio e antidolorifico, mentre gli effetti sono meno chiari e dimostrabili in altri ambiti. Non sussistono interazioni tra il consumo di alcolici e la terapia con FANS, ma l’abuso durante il trattamento può irritare lo stomaco. Il foglietto illustrativo che accompagna il farmaco dovrebbe indicare se sia necessario evitare determinati alimenti o bevande. In caso di incertezza sulla compatibilità della propria terapia con un FANS, consultarne i foglietti illustrativi o chiedere al farmacista o al medico.

Prevenzione dell’uso di steroidi anabolizzanti

Una revisione sistematica conferma l’efficacia degli steroidi topici nel controllo dei sintomi della dermatite atopica. Gli oltre 40 studi analizzati avevano durata molto limitata (1-6 settimane) e valutavano differenti molecole con grande variabilità nella stima degli effetti (13-90% di risposta). Un solo studio controllato e randomizzato considera l’effetto degli steroidi topici nel prevenire le recidive della dermatite atopica una volta ottenuta la remissione clinica. Lo studio mostra come l’applicazione di fluticasone propionato per due giorni consecutivi della settimana per 16 settimane dopo un trattamento continuativo per 4 settimane, permetta un miglior controllo dei sintomi rispetto al placebo.

Idrosadenite suppurativa, con bimekizumab livelli elevati e sostenuti di risposta clinica

C’è però da sottolineare che la maggior parte dei dati sugli effetti a lungo termine degli steroidi anabolizzanti nell’uomo proviene da casi clinici, non da studi epidemiologici. L’uso/abuso di steroidi anabolizzanti – che, lo ricordiamo, sono farmaci molto potenti – può determinare una moltitudine di effetti collaterali, lievi o seriamente dannosi, o addirittura pericolosi per la vita. Le stime riguardanti l’incidenza nel corso della vita dell’abuso di steroidi anabolizzanti vanno dallo 0,5 al 5% della popolazione, ma le sottopopolazioni variano significativamente (p. es., tassi più alti nei culturisti e negli atleti a livello agonistico). Negli Stati Uniti viene riportata una frequenza di utilizzo del 6-11% tra i liceali maschi, inclusa una quota inattesa di non atleti, e del 2,5% circa tra le liceali femmine.

Più raramente ma sempre documentate sono le artiti infiammatorie a seguito di vaccini contro l’influenza, il tetano, il tifo, parotite, morbillo e vaiolo (19). Questa sconvolgente premessa mette in luce quanto la conoscenza di potenziali link tra disordini muscoloscheletrici e uso di farmaci sia cruciale nella pratica clinica del fisioterapista. Dopo 36 mesi la percentuale di pazienti che ebbero un miglioramento nell’acuità visiva di almeno 15 lettere risultò significativamente maggiore tra i pazienti trattati con ciascuna dose di fluocinolone rispetto a coloro che ricevettero un’iniezione sham (5). Come immunosoppressori trovano applicazione, in genere in associazione con altri immunomodulatori, nel trattamento dei tumori del sistema emopoietico (leucemie, linfomi, mielomi) e nella terapia antirigetto a seguito di trapianto d’organo o di midollo.

Dermatite atopica, miglioramento significativo di segni e sintomi con lebrikizumab e steroidi topici

I pazienti con storia pregressa di tumore sono sempre più frequenti nella pratica clinica del fisioterapista quindi essere a conoscenza dei seguenti aspetti può essere un’arma fondamentale nel processo diagnostico. I pazienti che hanno avuto una storia di tumore alla prostata e nelle donne con storia di tumore al seno (che sono i tumori più frequenti rispettivamente per il sesso maschile e femminile) svolgono un trattamento standard che prevede l’uso del GnRH determinante una deprivazione ormonale. La deprivazione ormonale determina ipogonadismo che a sua volta determina un maggiore turn over osseo, una perdita della massa http://gabriellarapone.com/wp-content/plugins/elements/come-usare-correttamente-stanozolol_15.html ossea e un aumentato rischio di fratture (52). Anche qui una terapia di monitoraggio della qualità e quantità ossea che preveda un approccio sia farmacologico (calcio, vitamina D, bifosfonati) che educativo sullo stile di vita è consigliabile (53). Un discorso simile può essere esteso al Megestrol e agli agenti progestazionali utilizzati per la cura del tumore metastatico al seno e dell’endometrio (54). La leucemia limfoblastica acuta nei bambini viene generalmente trattata con il metotrexato che a causa di una reazione idiosincratica avversa può determinare dolore osseo, osteoporosi e fratture da stress (54)(55).

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